Mazda MX-5 1.6

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Questa seconda generazione della MX-5, o Miata per chi preferisce, riprende nell'essenza la precedente versione, senza stravolgerne la già ottima meccanica e l'immagine di due posti sbarazzina che le ha permesso di dominare questo segmento di mercato per molti anni in Europa come in America. 

 

Così, le novità sono quasi esclusivamente di ordine stilistico. Spiccano naturalmente i nuovi proiettori anteriori, due grossi occhi a mandorla che hanno sostituito i vecchi fari a scomparsa. Certo questa potrebbe sembrare una scelta più anonima, però il loro design molto pulito si sposa perfettamente con l'immagine della vettura.

 

 

Rinnovato anche il design della coda, con fari più grandi ed il cofano che forma un rigonfiamento che ospita la terza luce di stop e che ha permesso di aumentare di poco il piccolissimo vano di carico. Nuova anche la capote, che accoglie ora un lunotto di cristallo per migliorare la visibilità.


Interni

Gli interni sono rimasti sostanzialmente invariati, eccetto per le bocchette di aerazione, ora tonde, il volante di nuovo disegno (però troppo grande e ancora fisso), la grafica degli strumenti e altri piccoli altri particolari. L'abitacolo inizia a risentire dei suoi annetti, però è ancora piuttosto piacevole e, soprattutto, adatto alla guida sportiva.


Motore

 

Lo schema meccanico della MX-5 prevede motore anteriore, trazione posteriore e sospensioni a ruote indipendenti con doppi triangoli anteriori e quadrilateri inferiori al retrotreno. Il motore, un 4 cilindri di 1597 cm3, è sistemato longitudinalmente, ha quattro valvole per cilindro con alimentazione ad iniezione elettronica sequenziale multipoint. I cavalli sono 110 a 6500 giri e la coppia è di 13,7 kgm a 5000 giri.


Madre di una grande stirpe

Si, perché è stata lei a far tornare la voglia delle auto divertenti, a movimentare un mercato dominato dalle classiche berline da famiglia, a far nascere tante piccole spider che sono oggi il desiderio proibito di molti appassionati di auto.

Non appena si schiaccia sull'acceleratore la vettura scatta con prontezza, merito del brillante 1600 16v e dell'ottimo cambio (dalla corsa brevissima ed esente da impuntamenti anche nelle cambiate più "sport"). Ma più che i rettilinei, sono le curve il terreno più propizio per l'MX-5, nelle quali si può stuzzicare un'assetto che fa invidia a macchine ben più sportive (e lo dimostrano gli 0,98 g di tenuta laterale). E la tendenza al sovrasterzo è diminuita, per la felicità di novizi e piloti.

I cerchi giocano un ruolo fondamentale nel design della nuova spider giapponese perché riescono a dare un tocco di maggior sportività ad un insieme più improntato verso l'eleganza. 

 

Velocità: 194 km/h

Accelerazione 0-100 km/h: 9,6 sec.

Accelerazione 0-1000 mt: 31,3 sec.

Ripresa in IV da 40 km/h 1000 mt: 34,5 sec.

Ripresa in V 80-120 km/h: 15,8 sec.

Frenata da 100 km/h: 42,6 mt.

Venturino